giovedì 10 aprile 2014

La scelta di Lazzaro: il commento della scrittrice Laura Costantini


Forte, difficile, complesso. Come gli anni di piombo. Non stupisce che questo romanzo abbia avuto difficoltà a trovare una collocazione editoriale. Queste sono storie che fanno paura. perché non si lasciano incasellare. Perché rifuggono da...l buono e cattivo, dal bianco e nero. Così, se si guarda nel profondo, succede che vittime e carnefici si incontrino e confondano i ruoli. L'ex terrorista assassino si trova a scontare la vendetta della figlia di una sua vittima. Una ragazza "rotta" dentro, incapace di superare il trauma. Una donna che sarà spietata come e più delle vecchie ideologie e porterà Lazzaro a fare una scelta senza ritorno.

mercoledì 2 aprile 2014

Il commento di una lettrice

Paola Visconti, a proposito di "La scelta di Lazzaro", scrive:


"La scelta di Lazzaro" ha il pregio di offrire diverse chiavi di lettura.
Io mi riconosco nel profondo senso di smarrimento del protagonista, smarrimento che non risparmia nessuno dei personaggi di questa drammatica storia.
Lazzaro rappresenta il crollo degli ideali, il disorientamento nato dalla consapevolezza che ogni gesto compiuto e ogni direzione presa in presunta autonomia possano in realtà essere guidati da una regia oscura, dalla complessa mostruosità umana, da un caos strisciante che consolida se stesso in una spirale senza fine.  Con la desolante presa di coscienza che la responsabilità delle proprie azioni non può essere delegata a un disegno collettivo: alla fine ciascuno di noi rimane solo, con il conto da pagare, incapace di rimediare alle conseguenze generate dai propri errori.
Quando una storia torna spesso nei tuoi pensieri è una storia scritta bene, è penetrata in profondità, ha il respiro che segna la differenza tra lettura e letteratura.
Complimenti, Alessandro Bastasi, e grazie.